Motociclo "Victoria"

Victoria è un'idea che nasce assieme all'MDRG , più di dieci anni fa. Assieme al team si è evoluta, includendo nel suo progetto tutta l'esperienza che ci ha accompagnato in questi anni. Col tempo sono state prese in considerazione innumerevoli diffenti soluzioni; di queste, molte sono state analizzate, studiate e collaudate, in un percorso di ricerca che ci ha visti sempre alla ricerca dell' "ottimo" come fine ultimo. Per questo Victoria rappresenta il meglio che l'MDRG può concepire in una moto. Ora questa idea prenderà forma, dando origine a una concept-bike davvero innovativa.

Ci hanno aiutato:
motore bicilindrico, due valvole, 1000cc., cablaggio elettrico
gruppi molla-ammortizzatore posteriore ed anteriore
ruote e impianto frenante taglio con tecnologia laser dei tubi del telaio
saldatura telaio e realizzazione telaietto posteriore in alluminio realizzazione con macchine utensili C.N. delle piastre in alluminio
steli forcella anteriore
realizzazione serbatoio in vetroresina

messa a punto del motore tubi di scarico

Il 2000 è l'anno del primo progetto Victoria, un veicolo che presentava soluzioni davvero innovative come la doppia ruota sterzante. Il primo progetto è stato redatto dall'Ing. Nicolay Ruffo.

Questa soluzione era caratterizzata da un monobraccio posteriore, con sistema di sterzatura della ruota posteriore, e sospensione anteriore innovativa, basata su uno schema cinematico innovativo brevettato. Il progetto è rimasto sulla carta in quanto di difficile e costosa realizzazione.
La sterzatura della ruota posteriore era dipendente dall'angolo di sterzatura impresso alla ruota anteriore in base ad una legge dinamica basata su una equazione differenziale. Successive analisi dinamiche (tesi di dottorato di Fabiano Maggio) hanno dimostrato che la doppia ruota sterzante porta miglioramenti alla manovrabilità del motociclo ma nel contempo genera problemi di stabilità, soprattutto durante le fasi di frenata. Il progetto è stato ripreso e approfondito nel 2006, con un approccio molto particolare: grazie al software Optimal Manouver Method è stato possibile ottimizzare la maggior parte dei parametri dinamici e geometrici del motociclo Victoria, così da individuare il lay-out e le caratteristiche inerziali migliori. Questa fase è stata sviluppata da Martino Peretto. Il software utilizzato è stato messo a punto dall'Ing. Francesco Biral e dal Dott. Enrico Bertolazzi dell'Università degli Studi di Trento.
La posizione del baricentro è stata fissata in base ai risultati delle simulazioni condotte con il codice della Manovra ottima. Tali simulazioni sono state condotte su tre tracciati diversi: -tracciato lento (circuito di Adria)
-tracciato normale (Mugello)
tracciato veloce (Monza) L'idea originale, alla base del software, fu sviluppata dal Prof. Mauro da Lio prima di lasciare Padova per l'Università di Trento e pubblicata nell'articolo: Cossalter V., Da Lio M., Lot R., Fabbri L. Simulation and performance evaluation of race motorcycle dynamics based on parts of real circut, International Conference, Power Two Wheels ,Pisa14-15 december 1998 . Nel frattempo la soluzione proposta per la sospensione anteriore, basata su un semplice meccanismo ed un unico gruppo molla-ammortizzatore, è stata realizzata e sperimentata su un maxi-scooter. Le prove sperimentali hanno dato risultati molto positivi. (vedasi la tesi redatta da Enrico Del Torso: Progettazione e realizzazione di un'innovativa sospensione anteriore progressiva, per veicoli a due ruote, a.a. 2003-2004)

Nel 2006 in una tesi di laurea specifica (Ing. Battocchio) il progetto del motociclo è stato sviluppato nei minimi particolari con lo svolgimento di numerose verifiche strutturali. Il progetto prevedeva soluzioni molto particolari come la forcella a doppio stelo e la sospensione progressiva anteriore. Il progetto prevedeva inoltre l'angolo di inclinazione del cannotto e l'offset regolabili (in modo da realizzare la regolazione dell'avancorsa).

Il progetto è stato ripreso da Andrea Aguggiaro, dottorando iscritto alla Scuola di Ingegneria Industriale, indirizzo: Progettazione Meccanica e Ingegneria Motociclistica. Mediante un software CAD-CAE, è stato progettato il telaio, la sospensione anteriore, quella posteriore e il forcellone posteriore a quadrilatero. Tutti gli elementi sono stati basati sulla geometria del motore a V 1000 di cilindrata, raffreddato ad aria a due valvole, che DUCATI ha gentilmente fornito.

Il telaio è stato poi ottimizzato grazie ad algoritmi di ottimizzazione uniti al solutore FEM. Il telaio è stato ottimizzato in base ad una funzione obiettivo tendente a minimizzare contemporaneamente la cedevolezza torsionale e flessionale e la massa. In particolare la funzione obiettivo tende a massimizzare maggiormente la rigidezza torsionale, rispetto a quella flessionale e contemporaneamente a diminuire la massa del telaio cambiando opportunamente la geometria.

Il forcellone posteriore è stato progettato tenendo presente le problematiche del tiro catena, in rettilineo e in curva, assieme alle problematiche relative alla traiettoria percorsa dal punto di contatto della ruota posteriore, durante la completa escursione della stessa. Nel corso del 2007 si sono ottenuti i componenti fondamentali per la realizzazione del progetto:
- il motore con l'impianto di alimentazione e il cablaggio (Ducati)
- le ruote con i dischi freni e l'impianto frenante (Aprilia)
- i gruppi molla-ammortizzatori delle sospensioni anteriore e posteriore (BITUBO)
- gli steli della forcella anteriore (Andreani) Finalmente nel 2008 è iniziata la costruzione!
Grazie ad Adige SYS s.p.a. è stato possibile tagliare i tubi con la tecnologie LASER (mostrata nella figura seguente), così da poter ottenere precisioni di assemblaggio davvero elevate. L'assemblaggio del telaio con i tubi tagliati con estrema precisione è semplice, ma per la saldatura è comunque necessaria realizzare o avere a disposizione una dima. Per questo ci siamo rivolti alla Società Taraky Racing, specializzata in telai Ducati.
3 giugno 2008. Adriano Zanoni mostra tutta la sua abilità. Il telaio e il forcellone prendono forma a tempo di record.
Dove il taglio laser non arriva, o se serve qualche modifica, Adriano con il flessibile si dimostra capace di modellare i tubi con precisioni inaspettate. La saldatura poi rimargina tutte le imperfezioni.
6 giugno 2008. E' stato ultimato il telaio e il forcellone a braccio doppio. Sono iniziate le prime verifiche tendenti a individuare le differenze tra il modello CAD e il modello reale. Già durante la fase di saldatura alcuni elementi sono stati modificati: un elemento del telaio passava troppo vicino allo scarico del cilindro verticale mentre un secondo elemento avrebbe impedito l'apertura del coperchio valvole.
Anche il più perfetto modello CAD si deve adattare alla realtà; la realtà si rivela sempre più complessa della virtualità.


La realizzazione delle piastre del retrotreno e dell'avantreno sono state affidata alla Ditta Stocchiero S.r.L. di Arzignano. Questa azienda meccanica si occupa da oltre 30 anni di progettazione e realizzazione di stampi per materie termoplastiche. Per queste lavorazioni si è dotata delle macchine utensili più moderne tra le quali una fresatrice ad alta velocita a 5 assi.
Mattia della Virex di Saccolongo ha realizzato gli scarichi in acciaio inossidabile. Ora la motocicletta ha preso forma come mostrato nella figura. Si può osservare il simulacro del serbatoio realizzato in poliuretano grazie alla cortesia e ai consigli di Paolo Rodeghiero, specializzato nella realizzazione di serbatoi e carenature in vetroresina.

La sella bianca sul telaietto in alluminio (realizzato da Adriano), il lungo serbatoio (simulacro in poliuretano) che sarà di colore celeste, danno alla motocicletta un tocco di personalità da moto classica seppure in presenza di molte soluzioni innovative. Quando sarà terminato questo progetto?
Quali sono state le scelte progettuali?
Come sarà la motocicletta? La figura seguente cerca di anticipare le risposte alle ultime due domande. Per quanto riguarda la prima nella prossima primavera 2010 questa motocicletta sarà provata in pista. E' una promessa.

Ecco la risposta
Resoconto della prova condotta nell'autodromo di Monza da Federico Aliverti, "tester della rivista Motociclismo".

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